Mancando di documentazione ufficiale è difficile stabilire l'epoca in cui sorsero le prime bande musicali nel nostro Cantone.

Nel volume "La Svizzera Italiana" di Stefano Franscini (1837) rileviamo che fino allora: "...Il Ticino ebbe solo alcune società o "bande musicali", che rallegravano di suoni il popolo in occasione di sagre, festività civili e religiose..."

Tra queste si cita anche quella di Giubiasco. Se ne formò qualcuna propriamente detta "filarmonica", ma non ebbe vita lunga.

Informazione certa è che già nel 1867 si parlava della Società della Banda Musicale di Giubiasco, come risulta dall'archivio comunale, in una petizione datata 28 giugno 1867 e trasmessa alla Lodevole Municipalità della Valle Morobbia in Piano. Il documento era firmato per la Società dal direttore Mariotti Guglielmo e dal Segretario Eustachi.

La petizione datata 28 giugno 1867

Sicuro è che nel 1903 nacque l'attuale Società di musica, inizialmente denominata Società Filarmonica Giubiasco, che subito si dotò di carta intestata. Il 30 novembre 1904 già si scriveva al Lodevole Municipio del Borgo di Giubiasco perché:

"... si faccia rappresentare con una delegazione finché partecipi ad una festa con banchetto organizzata dagli allievi del futuro corpo musicale in programma presso il ristorante Camoghé e che si stringa d'intorno alle geniali ispirazioni melodiche ed armoniche ..."

Statuto della Società Filarmonica di Giubiasco del 1903

 

In questi primi anni di vita parecchia fu la corrispondenza della Società con le Autorità locali.

Nel 1905 già si ringrazia l'Autorità comunale per aver elargito alla Società un contributo di franchi 300.- invitando nel contempo il Municipio a designare un suo rappresentante del Comitato della Società come previsto dagli Statuti.

Gli inviti all'Autorità comunale a presenziare ai concerti era prassi comune, a volte con risvolti polemici come nel 1906 quando con l'invito ad un concerto in Piazza Grande veniva biasimato il comportamento di alcuni dissidenti (espulsi dal corpo musicale) che avevano tentato una provocazione nel corso del precedente concerto. Il Comune aveva già allora concesso degli spazi nello scantinato del palazzo comunale, per le prove.

Già all'epoca la Banda giubiaschese veniva invitata dalle consorelle qua e là nel cantone a varie manifestazioni e diversi suoi musicanti suonavano anche nella banda della vicina città. Purtroppo le finanze della Società non permettevano di accettare i numerosi inviti e a malincuore si doveva quasi sempre rinunciare. Sempre per motivi finanziari il 27 dicembre 1912 si rinunciava ad entrare nella Federazione Cantonale Ticinese delle Società di Musica in quanto:

"... gli oneri finanziari e gli obblighi derivanti erano troppo onerosi e di danno per la Società ..."

Per l'acquisto degli strumenti musicali ci pensa il maestro stesso che si impegnava altresì ad incassare le quote degli allievi.

Era pure attiva una "Bandella" denominata "Cuncertin dal Pép di Paul", formata da elementi attivi nella Filarmonica. La stessa era diretta da Giuseppe Duchini, (detto "Pep") e si prestava a servizi minori quando non era indispensabile la presenza dell'intera banda.

Mo. Attilio Padè, 1915

Nel mese di novembre del 1915 la filarmonica dovette rinunciare alla sua attività, essenzialmente a causa del primo conflitto mondiale. Furono infatti parecchi i soci attivi che dovettero prestare servizio militare, una regolare attività della banda divenne quindi praticamente impossibile.

Rimase tuttavia attiva la "Bandella" che assunse il nome di "Concertino risveglio" fino al 1934, dopo aver subito nel 1928 una nuova ristrutturazione e che fu affidata alla direzione di Edoardo Solari, già socio attivo della Filarmonica fin dal 1906.